domenica 4 novembre 2007

Vita della Gradella

Sono successe moltissime cose in questi ultimi tempi. La Gradella Democratica ha fatto tantissima strada, ed è arrivata ben oltre a quanto si prefiggesse in origine. Siamo però stati carenti dal punto di vista dell'informazione sistematica e costante. Così molti hanno perso il filo della gradella. Altri raccontano storie strampalate. Per tutti, proponiamo un sintetico resoconto degli ultimi mesi. Ovvero: la politica vista da dentro.

Chi conosce già la storia può saltare in fondo per leggere la puntata odierna.



Nelle Puntate precedenti:

1. Gradella, stufa di politica inconcludente, vecchia, arrogante, autoreferenziale e noiosa, decide di appropriarsi del Partito Democratico. Inoltre vuole audacemente prendere il comando della Valpolicella. Ma Gradella sa che la prima cosa di cui ha bisogno è cultura ed autoformazione.

2. Da buona Gradella giovanilpopolare, però, intanto si butta subito nella mischia. Ci sono le primarie del PD. Si eleggerà il Segretario del nuovo partito ma anche i componenti di una assemblea che ne deciderà regole e valori. Occasione ghiottissima per Gradella.

3. Gradella muove i suoi primi passi nel mondo della politica, comincia a guardarsi attorno. Intanto, se decide di correre per le primarie deve scegliere quale candidato sostenere. All'inizio Veltroni non sembra male. Pian piano scopriamo però che a suo sostegno marciano compatti tutti i quadri dei vecchi partiti che si sono sciolti per permettere la nascita del PD. A questo punto Gradella intercetta un paio di ragazzi della SG che ci raccontano dell'esistenza di una lista alternativa, ambientalista e giovane, a sostegno di Veltroni.

4. Quello che a Gradella non piace è il metodo. Per farsi eleggere in assemblea costituente occorre farsi mettere in lista dai vecchi caporali della politica. Gradella è perplessa sul fatto che questo possa portare a qualcosa di veramente nuovo. «Metteranno in lista qualcuno che vorrebbe sconvolgere tutto?» «Quanti di loro dopo le primarie saranno pronti a pensionarsi per lasciar avanzare qualche giovane?»

5. Nel frattempo, cominciano a diffondersi notizie sulla iniziativa di Rosy Bindi e della rete civica a suo sostegno. In quei giorni c'era molto fermento e c'erano eventi da seguire dalla mattina alla sera. E Gradella non se ne perdeva uno. Non vi racconto i mal di testa ed il frastornamento della giovanile Gradella.

6. Fu in seguito ad una di quelle giornate che Gradella iniziò a soffrire di personalità multiple, avendo seguito nel pomeriggio una assemblea in cui c'era Rosy Bindi che faceva la guastafeste, sia sui vecchi partiti che si stavano appropriando del PD che su alcune mosse di governo dal dubbio valore etico (vedi lavavetri). Alla sera Gradella andò ad una assemblea pubblica a sostegno della lista giovane ed ambientalista e l'impatto fu desolante. Questa si dichiarava «di apparato tanto quanto la 1», ma «sono gli apparati che vogliono rinnovare». Inoltre «dobbiamo inserire qualche volto nuovo» in modo da «dare l'apparenza che sia tutto nuovo». Una parte di Gradella decise che questo era abbastanza, soprattutto perché Rosy Bindi non indicava nessuno dei componenti delle sue liste, ma li lasciava decidere democraticamente in assemblee pubbliche. Sapeva che avrebbe certamente perso, ma intanto avrebbe portato molti cittadini non iscritti ai partiti all'interno del PD.

7. La lista giovane ed ambientalista alla fine non si fece, dato che la sua esistenza dipendeva dagli alti apparati regionali dei Ds e questi decisero che non era strategicamente conveniente. Nessuno se la prese più di tanto, comunque, visto che per noi l'incanto era già svanito ed i giovani della Sinistra Giovanile trovarono posto nelle altre due liste a sostegno di Veltroni.

8. Dato che comunque il nostro peso si cominciava a sentire, anche la vecchissima lista 1 per Veltroni era disponibile a cederci dei posti... La vicenda si concluse con Laura Cattabianchi, Elisa La Paglia e Valentina Furri in corsa con la lista "Democratici con Veltroni", rispettivamente al secondo, terzo e terzo posto. Francesco Frapporti, Chiara Poiesi, Cecilia Brugnoli ed Alessandro Pontara si ritrovarono in seguito alle assemblee di collegio capilista alle liste a sostegno di Rosy Bindi. Questo ci impedì di fare una campagna elettorale unica, ma evidentemente non fu sufficiente per azzerare il nostro potenziale.

9. Infatti alle elezioni, Gradella, grazie al sostegno di tutti voi, spaccò il culo, tanto per usare un francesismo. Solo Valentina Furri ed Elisa La Paglia non vennero elette. Gli altri 5 divennero tutti padri costituenti del Partito Democratico. Walter Veltroni, senza alcuna sorpresa, ne divenne il primo segretario.

10. A questo punto occorreva mettere su carta i nostri buoni propositi. Il lavoro si svolse in parte alle assemblee, ed in parte sul sito internet. Con gli altri giovani eletti si voleva portare un documento alla costituente che affermasse i nostri valori e le regole che per noi erano irrinunciabili. La prima assemblea costituente nazionale si svolse sabato 27 ottobre a Milano. Dato l'alto numero dei componenti l'assemblea, non avevamo idea di come si sarebbero svolti i lavori.

11. Il giorno dell'assemblea fu un giorno davvero promettente. C'era tantissima novità nell'aria, e udimmo dalla bocca del neosegretario parole davvero rassicuranti. La stessa sfidante Bindi fu colta da una telecamera impertinente ad asciugarsi le lacrime dalla commozione. Il nuovo partito sarebbe stato proprio quello di cui il paese aveva bisogno. Quello che accadde negli ultimi 15 minuti di assemblea però fece precipitare l'umore della Gradella. Lessero frettolosamente un testo pieno zeppo di norme, incastrando i tempi alla perfezione per non lasciarci un secondo di respiro, fecero cantare a tutti l'inno d'italia, ci bombardarono di nomi di persone selezionate per fare tutto il lavoro per cui noi eravamo stati eletti, misero il tutto ai voti in modo ridicolo, facendo alzare confusamente i badge (di cui erano dotati anche tutti i giornalisti ed i numerosissimi ospiti) e senza nemmeno contarli. Larga parte dell'assemblea non riuscì nemmeno a votare, essendo impossibile la comprensione di quel dispositivo. La beffa di una decisione chiaramente presa dall'alto, ma soprattutto dell'evidente inutilità dei costituenti nazionali fece molto arrabbiare la Gradella.

12. Fortunatamente c'erano migliaia di costituenti incattiviti. Alcuni per dei motivi, altri per gli opposti. Si creò un forte movimento che dovrebbe impedire simili eventualità per il futuro.

13. I contenuti del dispositivo "approvato" dalla assemblea costituente: Il 10 novembre si riuniranno le assemblee costituenti del PD in ogni regione. Il 24 novembre le assemblee degli eletti in ogni provincia (in larga parte composte da vecchi apparati) nominano a maggioranza il coordinatore provinciale provvisorio per il PD. Per quest'ultimo c'è il fondato sentore di definitività. In aggiunta al fatto che Veltroni prometteva di usare le primarie per tutto, inclusi i segretari comunali.
Entro il 23 dicembre si convocano assemblee pubbliche a cui possono andare tutti i votanti delle primarie, per costituire le sezioni sul territorio del partito democratico.
Nel frattempo, tre commissioni di 100 persone elaborano le proposte per statuto, valori ed etica del PD da sottoporre all'assemblea nazionale che si riunisce per approvarle entro il 28 Febbraio 2008.


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La puntata di oggi, ovvero aggiornamenti democratici:
Sabato 3 novembre, ieri, Rosy Bindi convoca i suoi a Bologna. Gradella c'era. Il lavoro di collaborazione alla stesura dello statuto, dei valori e del codice etico del Partito Democratico ci sarà restituito attraverso i componenti bindiani delle commissioni di lavoro ufficiali. Attraverso il sito internet "democratici davvero" di prossima apertura potremmo attivamente contribuire con le nostre proposte. Nel frattempo quelli nominati dalla Bindi in queste commissioni saranno tenuti ad aprire dei "cantieri" sul territorio per coinvolgere tutti nella discussione e preparazione dei lavori.

La verità dietro:
Rosy Bindi ha parlato con Veltroni e Franceschini di quanto accaduto. Ne riferisce in privata sede alla Gradella. Veltroni «sa di avere sbagliato». Col suo blitz voleva mortificare gli apparati dei due vecchi partiti. Contava forse sulle divisioni interne che avrebbero reso indispensabili i nuovi componenti per la scelta dei futuri organi del PD. Questo in effetti ci è confermato dal fatto che si sono tutti arrabbiati. Purtroppo però la scelta di imporre decisioni dall'alto per evitare il partito dei vecchi apparati rischia di trasformare il partito democratico nel partito del leader. Inoltre il dispositivo si è dimostrato largamente insufficiente ad ottenere i risultati sperati, dal momento che i nostri cari vecchi volponi sono molto bravi ad accordarsi. Per quanto riguarda la nostra regione, infatti, hanno già deciso che Venezia, Padova, Rovigo e Belluno avranno un segretario Ds, mentre Vicenza, Treviso e Verona avranno un segretario della Margherita (in particolare per Verona dovrebbe essere un rutelliano). Queste cose alla Gradella non piacciono proprio per niente.

La possibile via:
Dove la lista Bindi ha un alto potere contrattuale e si verificano situazioni di questo tipo, è possibile ricattare gli altri "democratici". Se ci impongono queste schifezze noi nelle assemblee non votiamo, e diamo a coloro che ce le impongono la responsabilità di creare una netta divisione interna al Partito Democratico. Se quattro ai Ds e tre alla margherita devono essere, vogliamo almeno che non se la gestiscano così tranquillamente. Vogliamo che sia il popolo a decidere di che morte morire. Quindi: elezioni per decidere il segretario provinciale. Sembra che la proposta stia prendendo piede. Le elezioni del segretario provinciale dovrebbero tenersi il 16 Dicembre, contestualmente all'elezione dei segretari comunali. Rappresenta una forzatura del regolamento ma c'è la tranquilla certezza che nessuno contesterà simili decisioni prese autonomamente dalle regioni.

La giovanile:
Nel frattempo i lavori per la giovanile vanno avanti spediti. Per il veneto, la sinistra giovanile ed i giovani della margherita hanno già preparato una bozza di statuto. Hanno deciso che la giovanile del partito si farà sicuramente, perché serve per selezionare la futura classe dirigente e perché, sostengono, i giovani avrebbero un sentire comune. Così i segretari provinciali delle due giovanili degli scomparsi partiti si sono riuniti in un organetto costituente della giovanile, invitando nominalmente anche qualcuno delle associazioni da loro ritenute adatte al compito. Anche qui, l'indole democratica ci sembra un po' vacillare. Per noi i dirigenti di sg e gdm non hanno nessuna legittimità a decidere della giovanile del Partito Democratico. Del partito democratico adesso esistono solo un segretario nazionale, quelli regionali, e le assemblee costituenti elette alle primarie.

L'alternativa:
Si sta delineando in questi giorni la proposta alternativa di fare una quarta commissione in seno alla costituente che si occupi di gettare le basi per fondare un organo di formazione per i giovani, in alternativa al partito giovanile che alla Gradella non piace. Il partito giovanile ci sembra una inutile duplicazione di tutte le discussioni. La politica dei piccoli non ci interessa: vogliamo andare dove si conta, non all'asilo dei democratici. Contemporaneamente siamo consci del fatto che ci deve essere un momento di formazione ed anche di aggregazione sfrontatamente giovanile a cui i vecchi non sono invitati. La discussione è in corso, sono benvenuti i contributi di tutti attraverso il forum gradella o attraverso la mailing list dei giovani democratici di verona (giovanipdvr@googlegroups.com). La proposta del frappo è che a questa commissione partecipino tutti gli eletti costituenti under 25 più una cinquantina di persone selezionate dai candidati (Veltroni, Letta, Bindi, Adinolfi, Gawronski), in modo da dare spazio a significative personalità della cultura e dell'istruzione. Seguiranno presto aggiornamenti in merito.

La Valpolicella:
In tutto questo trambusto di partito non abbiamo dimenticato la cara Valpo. Sappiamo già infatti che è qui che la Gradella dispiegherà gran parte della sua forza. Vogliamo una valpolicella in rete e progressista, esempio per le altre comunità. Vogliamo una valpolicella che vada su "caterpillar" un giorno sì ed uno anche. Ma le nostre forze non sono infinite, per cui è tutto congelato in attesa di partire. Già da questa settimana si potrebbe passare all'azione. Sul forum si possono leggere proposte ed aggiungere contributi.

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